Undici racconti tessuti nell'infinito della vita, storie di comune routine che nascondo una straordinarietà unica. Nasce dalla penna di Enrico Gandolfini "Sottobraccio", il nuovo libro dell'autore bresciano (128 pagine). Edita per la BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brossure cartacea, l'opera è una raccolta di racconti variegati ed istrionici sul fenomeno vita.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
L'emozione è entrare nel racconto, vivere con i personaggi, identificarsi di volta in volta con ciascuno di essi. Alla fine li si ama tutti, anche quelli antipatici, anche quelli violenti, perché sono tutti figli tuoi. Anche il personaggio di un assassino; perché, tutto sommato, non è colpa sua, poverino, se è diventato un assassino: è l'autore che l'ha reso così.
Enrico Gandolfini torna in libreria con un nuovo romanzo “Quando verrà il momento”, raccontando il rapporto fra un uomo e tre donne: due del passato e una del presente. Il volume profondo, intenso, pieno di phatos è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è fruibile anche nella moderna versione dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato e vissuto a Brescia, ma con il cuore al Sud. La nonna materna era di Marina di Camerota, un bellissimo paese della costa cilentana, ed io, da quando aveva un anno di età fino a ventitré anni, età in cui ho iniziato a lavorare, trascorrevo là i tre mesi estivi. I miei parenti, i miei amici, i luoghi, mi sono rimasti nel cuore e li ho descritti in tre dei miei sette libri. Studi classici, laurea in Giurisprudenza, bancario, e ora felice pensionato. Felicemente sposato, due figli maschi: il primo, 31 anni, sposato; il secondo, 26 anni, prossimo alla laurea e, speriamo, ad una vita autonoma. Non mi considero uno scrittore, nel senso professionale della parola, ma una persona che sente in sé l'urgenza del narrare, di raccontare emozioni, vite, passioni, sogni, speranze. Perché il racconto è ciò che resta di una vita e una vita esiste solo se viene raccontata. Le biblioteche, anche quelle scientifiche, altro non sono che un'infinita raccolta di racconti: un trattato di fisica e un'opera di poesia sono entrambi racconti e parlano di noi, anche se sono stati scritti centinaia di anni prima.
Al Palafiori di Sanremo, per BookSprint Edizioni, Enza e Donatello intervistano Enrico Gandolfini, l'autore bresciano di "Donna Carmela Pezzullo" (BookSprint Edizioni). Il libro, ambientato a Marina di Camerota, racconta di una misteriosa eredità che sconvolge la vita del dottore Carlo Bassini, stimato professionista in ambito finanziario di Milano, costretto a spostarsi nel sud Italia per sbrogliare la complicata matassa.
L’ultimo parto della prolifica penna di Enrico Gandolfini è il romanzo “Donna Carmela Pezzullo, vedova Fiorito”. In un libro di ben 310 pagine, pubblicate dalla BookSprint Edizionie godibili anche in versione ebook, l’autore dimostra ancora una volta la sua capacità narrativa.